Articolo di Gabriella Gozzo. Fonte: Stay Sustainable.
Domani, 1° dicembre, presso l’Università Bocconi di Milano avrà luogo il settimo forum internazionale sul cibo e sulla nutrizione voluto dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition.
La Fondazione è un’istituzione privata no profit che si impegna a promuovere progetti di ricerca con l’obiettivo di contribuire a creare un mondo dove il cibo è prodotto e consumato in maniera sostenibile a beneficio delle generazioni presenti e future.
Infatti, dato il suo obiettivo, ha accolto in modo positivo il tema lanciato quest’anno dalla FAO sulla tematica alimentare e sul cibo.
Il cibo, per antonomasia, è il grande protagonista delle nostre vite, in particolare per gli italiani sempre attenti ai prodotti alimentari, al gusto e alla loro provenienza. Negli ultimi anni si inizia a dare una maggiore attenzione anche al cibo sano, nutriente e sostenibile. Cibo per cui i più iniziano la ricerca del biologico e la produzione di prodotti vegetariani.
Ricordiamoci che il cibo è stato il grande protagonista in sede Expo2015 proprio nel capoluogo lombardo e quest’anno, invece, è protagonista di un dibattito nutrizionale attento ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale ed economica.
L’alimentazione da sempre è frutto di attenzione da parte dei governi di tutto il mondo che cercano di sfamare la loro popolazione, ma negli ultimi anni il numero degli abitanti nel mondo è cresciuto ed è destinato ad aumentare vertiginosamente. Nel 2016 siamo già arrivati alla cifra di circa 7 miliardi di persone, un numero che secondo stime ONU arriverà a circa 10 miliardi di persone nel 2100.
Ma come faremo a mangiare meglio? Come faremo a mangiare tutti? Sono queste alcune delle domande che domani saranno protagoniste nei dibattiti e nelle tavole rotonde in via Roentgen 1.
Mangiare meglio non vuol dire solo biologico oppure senza OGM, mangiare bene vuol dire:
- ridurre il consumo di carni;
- prediligere più frutta, verdura e cereali così come auspicato dalla dieta mediterranea;
- preferire prodotti della filiera corta;
- cercare prodotti naturali dei contadini di fiducia;
- optare per frutta e verdura di stagione;
- evitare gli sprechi.
La sostenibilità alimentare legata all’ambiente sta diventando un argomento mainstream che inizia a creare numerose iniziative in seno proprio alla realizzazione di un economia circolare che sia sostenibile, integrata e che non crei reflussi contro l’ambiente. Dobbiamo ricordare, ad esempio, che gli allevamenti e l’utilizzo di colture intensive creano un effetto devastante sull’ambiente poiché favoriscono i cambiamenti climatici e, secondo le stime dell’agenzia europea dell’ambiente, l’agricoltura interferisce con l’ambiente producendo circa il 10% delle emissioni di gas serra.
Ma sebbene nell’ultimo decennio la produzione di gas serra proveniente dal settore agricolo sia diminuita del 24%, l’allevamento di carni, l’utilizzo di foraggio e acqua e il relativo trasporto incidono maggiormente sulla produzione di anidride carbonica; ed il suo consumo è destinato ad aumentare negli anni.
Bisognerebbe pertanto riuscire a:
- creare sistemi di produzioni sostenibili
- ridurre la produzione di carni e il suo consumo
- creare uno sviluppo di economie sostenibili per la produzione dei cibi
- imparare a mangiare meno e meglio (evitando sprechi inutili)
- cercare più dialogo tra i protagonisti coinvolti (in questo caso produttore e consumatore)
A chi domani avrà la fortuna di prendere parte a questa iniziativa posso solo augurare che da questo dibattito possano venire fuori idee di valore e sane.
Gabriella Gozzo
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