Nel 1866 il biologo Ernst Haeckel coniò il termine “ecologia” è lo definì “lo studio delle relazioni tra gli organismi e l’ambiente”. Nel corso degli anni molti studiosi diedero altri significati al termine, tutti però molti simili a quello proposto da Haeckel poiché si basavano su quattro parole chiave: studio, relazioni, organismi e ambiente. In generale, quindi, tutti gli studi che approfondiscono le interazioni tra gli esseri viventi e l’ambiente circostante, rientrano in quella grande disciplina scientifica chiamata appunto “ecologia”. Esiste infatti l’ecologia delle acque interne che si occupa degli ecosistemi di acque dolci, l’ecologia del paesaggio in cui si analizzano i cambiamenti della struttura di un certo territorio, l’ecologia degli ambienti marini che studia gli ecosistemi acquatici, e così via. Esiste anche l’ecologia urbana, quella che approfondisce le relazioni tra l’uomo e l’ambiente. Dalla consapevolezza di come l’uomo modifica il suo ecosistema è infatti possibile prevedere le sue dinamiche di sviluppo e quindi, in alcuni casi, è anche possibile prevenire o risolvere problemi ambientali come quelli dovuti al sovra-sfruttamento delle risorse naturali, come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. E’ per questo motivo che nasce oggi questa rubrica, lo scopo è quello d’informare e fare riflettere i lettori su come noi tutti stiamo modificando il nostro “habitat”, per prendere coscienza di alcuni problemi a cui stiamo andando incontro e magari intravedere delle possibili soluzioni. L’idea è quella di analizzare i problemi generali e vedere in che misura questi interessano la nostra vita quotidiana e quindi anche la nostra città. Parleremo di acqua, aria, suolo, clima, energia, animali, ecc…Vi proporrò settimanalmente qualche spunto di riflessione sperando che dai lettori interessati possano nascere delle riflessioni e magari, dei veri e propri dibattiti.
Andrea Merusi