Articolo di Anna Kauber. Tratto da Pastore: Femminile, Plurale
Il maso Marchegghof della famiglia di Helena è documentato dal XIV secolo. E così, anche quando rimasta senza il papà all’età di 7 anni, fratello è scappato appena ha potuto, ma per la mamma e Helena era impensabile non continuare il lavoro di famiglia, e onorare i sacrifici – ma anche gioire delle giuste soddisfazioni – dei loro avi. Ama tutto di quel posto (a parte gli inverni davvero un po’ troppo freddi…): gli animali, soprattutto. Ma anche tanto l’aria aperta, fare la legna, cucinare per la famiglia e per i suoi ospiti. Con la madre hanno tirato avanti sole per anni. E poi, per lei, si trattava di trovare l’uomo giusto: e c’è riuscita. Lei e Markus hanno due figliole che stanno imparando il mestiere, con passione e impegno. Il maso di famiglia continuerà a accogliere le future generazioni, a udire i campanacci delle mucche e delle pecore al pascolo, a sentire i profumi dei fiori e delle erbe, a profumare di cibo caldo della fattoria, ad ascoltare le preghiere di ringranziamento della famiglia prima e dopo il pasto. E la sera, il quieto respiro notturno di chi ha fatto il proprio dovere, confidando nella forza e nell’abilità delle proprie mani. E per tutto il resto – quello che non dipende da noi – ci si affida alla benevolenza della Provvidenza, sicuri che lassù, oltre le cime innevate, Qualcuno si cura di tutte le Sue pecorelle.
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