Comunicato Stampa dell’Università degli Studi di Parma.
Dalle ore 9 alle ore 13 in Aula Magna una giornata dedicata alle iniziative di cooperazione promosse dall’Ateneo nell’ambito della salute, dell’alimentazione, dell’ambiente.
Venerdì 27 marzo 2015, dalle ore 9 alle ore 13, l’Aula Magna dell’Università di Parma ospiterà una giornata informativa dedicata alle iniziative di cooperazione promosse dall’Ateneo nell’ambito della salute, dell’alimentazione e dell’ambiente. L’iniziativa è organizzata dal prof. Alessio Malcevschi del Dipartimento di Bioscienze.
L’incontro sarà aperto dai saluti del Rettore Loris Borghi e del Direttore del Dipartimento di Bioscienze Nelson Marmiroli. Seguiranno gli interventi di Leopoldo Sarli, Direttore del CUCI – Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale dell’Università di Parma (Perché l’Università fa cooperazione?), e di Lorella Franzoni, Delegata del Rettore per il Diritto allo Studio e il Benessere Studentesco, anch’essa in rappresentanza del CUCI (Il Master in Salute Internazionale dell’Università di Parma: possibile modello di cooperazione sanitaria con Paesi in via di sviluppo). La mattinata sarà chiusa dalla lectio magistralis di Grammenos Mastojeni, Coordinatore per la Sostenibilità della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, su Il cerchio di Gaia – Una catastrofe ambientale da evitare, un futuro migliore a portata di mano.
La giornata s’inserisce nell’intensa collaborazione fra la Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e le Università Italiane.
Oggi in particolare, nel pieno di una profonda trasformazione della funzione educativa e sociale dell’Università, agli Atenei è riconosciuto sempre più il ruolo di soggetti fondamentali per i progetti di cooperazione: nello sviluppo delle capacità a favore dei Paesi partner e nel contributo scientifico e intellettuale al dibattito internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile e dei rifugiati climatici.
Lo sfruttamento di sempre più ampie superfici del pianeta destinate alla coltivazione, la riduzione delle rese produttive a causa dei cambiamenti globali e delle avversità biotiche e abiotiche, le continue fluttuazioni del prezzo delle materie prime costituiscono una reale minaccia alla sicurezza alimentare e al diritto al cibo in varie parti del mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo; a tale proposito si stima che più di 135 milioni di persone siano a rischio di diventare profughi ambientali nei prossimi anni a causa dell’avanzamento degli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Per affrontare tutto ciò si impongono tecnologie sempre più sostenibili, in grado di favorire lo sviluppo economico, la salvaguardia ambientale, il diritto al cibo, alla salute e all’equità sociale dei paesi a basso reddito.
Per il momento poche Università si sono cimentate in questo campo. Tra queste l’Ateneo di Parma, che con il CUCI (Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale) ha da tempo contribuito a un’efficace azione di cooperazione allo sviluppo. Il Dipartimento di Bioscienze, con la sua adesione al CUCI, intende mettere a disposizione le proprie competenze, in una logica di rafforzamento delle risorse umane e ampliamento delle risorse culturali.
Per informazioni: prof. Alessio Malcevschi, tel 0521 905049, email alessio.malcevschi@unipr.it