Fonte: Forum Solidarietà.
Sabato 28 settembre, dalle 15.30 fino a sera, sarà ancora una giornata di festa al Parco dei Poeti di via Bizzozero (Parma) per celebrare l’inizio dell’autunno fra teatro, musica e solidarietà.
Con la terza data del progetto Integrazione 360° Cittadella Solidale abbiamo voluto unire la pittoresca tradizione della pigiatura dell’uva con l’arte e il teatro, vivi e forti canali di comunicazione di importanti problematiche sociali contemporanee.
Il sabato chiude l’ultima settimana di settembre della pigiatura dell’uva che i bambini della scuola elementare Don Milani svolgono tutti gli anni nell’ex podere Bizzozero e che quest’anno per la prima volta, si apre alla cittadinanza.
Si darà la possibilità di pigiare l’uva ai disabili dell’associazione L’Anello Mancante, della Cooperativa La Bula e ai bambini della città, al pomeriggio, per ricordare in un giorno festivo la bellezza del lavorare l’uva come si faceva un tempo.
Sabato l’uva ci ricorderà il piacere di lavorare per una causa comune condividendo valori importanti, pilastri della vita comunitaria.
La pigiatura ci insegna che l’integrazione avviene attraverso la condivisione di tradizioni, storie e culture differenti, ma soprattutto attraverso la condivisione di sforzi e lavori che ci mettono nella stessa condizione e producono un risultato comune e di tutti.
Dalle 15:30 inizierà la pigiatura, la preparazione della torta fritta e sarà allestita una mostra sul tema dell’integrazione e dell’inclusione sociale che ha coinvolto numerosi giovani artisti di Parma.
Finito di pigiare si schiacceranno le vinacce con il torchio e dopo aver raccolto tutto il mosto nelle capienti damigiane.
Alle 19:30, l’associazione Zona Franca metterà in scena lo spettacolo In Alto Mare, realizzato affiancando alcuni ragazzi seguiti dal CIAC, fuggiti da paesi in guerra e richiedenti asilo.
Issiaga Sidibe, 19 anni, proveniente dalla Guinea e Abdoulaye Ba, 18 anni originario del Senegal parleranno della loro storia. Una performance teatrale incentrata su reali testimonianze e racconti potenti e densi di significato, capaci di portare al superamento dei luoghi comuni, oltre il dibattito politico attuale, capaci di farci guardare all’essere umano.
Seguirà la cena con torta fritta, salumi, bevande e dj set.
La festa continuerà con il monologo di Roberto Mercadini Odissee Anonime, Storie di Senza Nome e di Nessuno. Storie vere di due migranti i cui nomi non vengono rivelati: uno nato in Afghanistan, l’altro in Costa D’Avorio. Dal loro paese alla destinazione di un primo viaggio, da lì ad un paese che si affaccia sul Mediterraneo, da lì all’Italia.
Un racconto picaresco e tragico: con gesta che potrebbero essere raccontate in un romanzo d’avventura o in un poema epico.
Arrivati in Italia, i due si imbattono nella selva fantasiosa di leggi e prassi. E il tono diventa per forza di cose tragicomico.
Per spiegare come funzionano certe contorte cose, per chiarire certe bizzarrie fantasmagoriche, tocca usare delle metafore e tirare in ballo alcuni episodi dell’Odissea: Circe, Proteo, Calipso, i lotofagi.
Una giornata piena di colori, sapori, cultura e tradizioni ma soprattutto piena di valori umani imprescindibili per creare una società più attenta e inclusiva, più solidale e aperta verso chi ha bisogno di essere aiutato, accolto e integrato nelle nostre comunità.