Articolo di Caterina Bonetti. Fonte: Biblioprecaria.
Cosa ne direste se, due volte al mese, al posto delle solite mail di lavoro, di spam e pubblicità varie, nella vostra casella trovaste un racconto inedito, di 3000 battute, da leggere in un momento di pausa per distrarvi un po’ dalla routine quotidiana?
(T) Racconto nasce con l’idea di portare la lettura direttamente a casa attraverso un mezzo, la mail, di solito legato a noiose faccende di lavoro e comunicazioni di servizio.
Ogni primo e quindici del mese (T) Racconto porta nella tua casella mail un racconto originale per riscoprire il piacere della lettura. Basta sottoscrivere la newsletter e…aspettare davanti alla cassetta della posta. Ogni racconto verrà poi archiviato sul blog di Biblioprecaria.
Non ci sono vincoli tematici o stilistici, ma ci saranno solo 3000 battute a disposizione per chi scrive, 3000 da leggere.
Regole del gioco:
- Per inviare un racconto devi prima essere iscritto alla newsletter. Siamo una comunità di lettori, prima ancora che scrittori e, come dice il saggio, “non si scrive senza leggere”
- Nessun vincolo alla fantasia, ma 3000 battute (spazi inclusi) in cui pascolare
- I racconti vanno inviati, insieme a una (breve!) presentazione personale, non più di 300 battute (non vorrete mica scrivere una presentazione più lunga del vostro racconto?!) alla mail biblioprecariablog(at)gmail.com
- Non sono (ahimè) previsti compensi. Quando sarò ricca e famosa grazie a questo progetto prometto che mi ricorderò degli amici
- Tutti i diritti intellettuali restano in capo all’autore. Biblioprecaria e (T) Racconto sono solo dei mezzi di servizio per la diffusione culturale
- Portate pazienza se non rispondo subito. Ogni cosa occupa il suo tempo, anche quelle banali come fare la spesa o pulire la lettiera del gatto. Purtroppo leggere non è il mio mestiere, quindi tocca farlo finito tutto il resto. Son lenta ma arrivo…
Hai un racconto nel cassetto e vuoi farlo viaggiare di casa in casa? Questo è il tuo spazio.
Per partecipare e per ulteriori informazioni clicca qui.
Caterina Bonetti