Articolo di Gabriella Gozzo. Fonte: Stay Sustainable.
Lo studio Stefano Boeri Architetti ha reso noto il prototipo per realizzare il “bosco verticale” in Cina. Un progetto che vedrà la costruzione di due torri a carattere sostenibile nella regione di Nanchino.
Il progetto
Il progetto, presentato sotto forma di prototipo digitale, prevede la costruzione di due torri di altezza diversa ricoperte con 1100 alberi.
600 saranno di grande altezza, altri 500 saranno di altezza media e saranno alberi che provengono dall’habitat circostante.
Questo progetto, oltre ad essere sostenibile dal punto di vista dell’edilizia, mira ad essere un milieu per rigenerare la biodiversità locale e dare un tocco d’aria fresca all’atmosfera irrespirabile della Cina.
Il tutto permetterà di ossigenare l’aria, assorbire l’inquinamento ed essere sostenibile.
L’alta densità della vegetazione decorerà i balconi che avvolgeranno il palazzo in tutte le sue facciate. La vegetazione andrà a ricoprire un superficie di circa 6000 mq. Questo permetterà di assorbire, secondo gli studi, 25 tonnellate di CO2.
Ma come sarà la struttura interna degli edifici?
Le due torri saranno collegate tra loro attraverso un ingresso pubblico condiviso. La torre più alta sarà di 200 metri e sarà più funzionale in quanto conterrà 28 piani dedicati agli uffici e un museo intitolato “scuola di architettura verde”. Il tutto farà da cornice ad un club privato posto in cima al tetto. La seconda torre più piccola (108 metri) sarà invece residenziale e ospiterà un hotel con 247 stanze e una piscina all’aperto.
Al suo interno ci sarà anche uno spazio commerciale dedicato alle funzioni ricreative ed educative, un supermercato, negozi con commercio al dettaglio, ristoranti, una sala conferenze e uno spazio espositivo.
Le strutture che non ti aspetti, commissionate dalla Cina per un progetto così ambizioso, rende orgoglioso lo studio italiano che ha progettato i palazzi sostenibili di Milano e Losanna.
I lavori per il bosco verticale e i palazzi potrebbero iniziare a breve e si pensa che dovrebbero terminare nel 2018.
Gabriella Gozzo